La Malga Puria
L'ampliamento aziendale agli albori
La Latteria Sociale di Tignale, per poter avviare la propria attività, necessitava di terreni alpini. Superando la concorrenza di un privato che offriva £ 6.000, il 9 febbraio 1907 la cooperativa ottenne dal comune i pascoli di Puria, Maranch e Garzera al prezzo di £ 3.653,25.
La cessione di quasi 224 ettari di terreno, concessa in modo preferenziale, impegnavano la Società a operare in modo che i benefici ricadessero sull'intera comunità.
Dopo un periodo iniziale di adattamento, la Società si dedicò alla sistemazione dei pascoli, alla costruzione di ricoveri per il bestiame, di una cascina per i mandriani e di cisterne per l'acqua. Nella malga di Puria, situata ad un'altitudine superiore ai 1000 metri, erano presenti circa 60 capi di bestiame, di cui solo la metà erano bovine da latte.
Nel 1966, la malga di Puria fu venduta all'Azienda di Stato per le Foreste Demaniali, diventando parte della Foresta Demaniale Garde-sana Occidentale gestita dall'ERSAF. Attualmente, ospita il Museo Life Vita ed è la più estesa di tutta la Lombardia, conservando la stalla e la cascina.
Caseificio e Caseificio Casél
Sviluppo della Latteria Sociale
Nel 1931, la Società acquistò un terreno con un edificio situato nella località Rompala al costo di £ 17.000, al fine di elaborare il latte dei soci. Nonostante l'importo elevato, il Consiglio di Amministrazione, consapevole dell'urgente necessità di avere un locale, approvò l'operazione all'unanimità.
Successivamente, il 23 ottobre 1949, la società cambiò nome diventando "Latteria Turnaria di Tignale".
Negli anni '50 emerse la necessità di migliorare la struttura utilizzata per la lavorazione del latte e, soddisfacendo i requisiti previsti dalla legge per ottenere finanziamenti e utilizzando i proventi dalla vendita di alcune porzioni di terreno, decise di costruire un nuovo caseificio.
Nel 1962, la Società inaugurò il nuovo edificio per la lavorazione del latte chiamato "Casèl".
La Malga di Angoi
Tra passato e presente...
Nel 1966, in vista della disponibilità di una malga privata più adatta, dotata di una migliore sorgente d'acqua e pascoli di qualità superiore, la Società decise di vendere i 247 ettari della malga di Puria e acquistare la malga di Angoi che copriva 74 ettari.
Subito dopo l'acquisizione della nuova malga, furono effettuati interventi di miglioramento. Nel 1968, la stalla fu ampliata e venne costruita una cascina per il casaro e i mandriani, che ospitava al piano terra il locale per il deposito del latte e la sala per la maturazione del formaggio.
Nella malga di Angoi potevano essere allevati circa 50 capi di bestiame. La stagione di pascolo durava circa 100 giorni, iniziando verso la fine di maggio e terminando ai primi di settembre. Durante questo periodo, venivano prodotti circa 14-15 quintali di formaggio e 3-4 quintali di burro.
Negli anni ottanta, il declino dell'allevamento dei bovini da latte ha portato ad un disinteresse per la malga.
Dal 2010, la malga di Angoi è gestita dal socio della Cooperativa Dell'Aglio. Attualmente, ospita bovini da carne che si nutrono esclusivamente brucando l'erba dei pascoli in totale libertà.
Latteria Turnaria di Tignale
La conversione che oggi tanti conoscono
Negli anni settanta, a causa dei cambiamenti economici, c'è stato un rapido declino dell'allevamento dei bovini da latte. Già negli anni ottanta, l'alpeggio comprendeva solo animali da carne e il caseificio era inattivo.
In questo contesto, nel periodo 1994-1995, per rilanciare il ruolo della Società nel supporto ai piccoli coltivatori, si decise di convertire l'attività del Casèl dalla trasformazione del latte alla trasformazione delle olive.
A Tignale, c'erano circa un centinaio di coltivatori di oliva su una superficie di quasi 51 ettari, con un totale di circa 14.000 piante. Questa scelta di riconversione mirava a valorizzare l'olivicoltura nella zona e ad adattare l'attività del Casèl alle nuove esigenze agricole della comunità.
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